“Mi auguro che il 25 aprile possa costituire per tutti gli italiani un momento di riflessione sul pericolo che corrono le istituzioni democratiche nate dopo quella data e che si stabilisca una volta per tutte che chi combatteva sotto le bandiere della repubblica di Salò lo faceva al fianco delle truppe naziste. Nessun paragone con partigiani e le partigiane che morirono per la liberazione del paese.
Sul pericolo in cui versano le istituzioni democratiche dobbiamo riflettere per attivare quella resistenza civile e di opposizione necessaria per contrastare il progetto di un redivivo stato fascista. C’è una strategia in atto finalizzata alla conservazione del potere, all’inibizione del dissenso e dell’opposizione, al controllo sulla circolazione delle idee e delle opinioni, alla militarizzazione del territorio. Occorre mobilitarci attivamente contro chi ci sta conducendo verso questi modelli.
Ricordiamo, dunque, i partigiani e le partigiane e tutti quelli che contribuirono alla lotta contro il nazifascismo. Ricordiamo il contributo fondamentale dei comunisti rinchiusi nelle patrie galere perché oppositori al fascismo imperante, internati nei campi di concentramento o caduti sui campi di battaglia durante l’azione di guerra contro il mostro nazifascista.
ORA E SEMPRE, RESISTENZA|
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